sabato, ottobre 02, 2004

Sempre palestra...

- Ma che diavolo…
Uman fu l’ultimo a immergere i piedi nella sostanza viscida che ricopriva il pavimento.
- Sembra di camminare su un’enorme bulwen glassato.

Uman osservò Eron. “Anche le battutine, ora”.

Kel era distante qualche passo dai due. Procedeva cautamente, facendosi avvolgere dall’oscurità, d’altronde non aveva bisogno di alcuna luce.
Eron fece apparire una piccola sfera luminosa sul palmo della mano, che lentamente diffuse una luminosità rossastra. Non si vedeva null’altro che una sostanza gelatinosa verdastra su quello che avrebbe dovuto essere il pavimento. Il rossore si disperdeva verso l’alto, senza raggiungere il soffitto. Null’altro. Pareti, corridoi, porte… buio pesto.
Uman lasciò il cavo di plastacciaio che aveva inconsapevolmente continuato a tenere stretto. Mosse cautamente i primi passi, in direzione di Kel.
- Alore, questa me la paghi.

Eron lo affiancò.
- Sembra il sistema fognario.
- Speriamo che sia il sistema fognario.



Cosi'... di getto

- No!
Kel osservò il foro in cui Alore si era lasciata cadere. Solo il cavo che si inoltrava nel buio, null’altro.
- Astrattista di merda...
- Che facciamo? ...Non possiamo abbandonarla.
- Cazzo cazzo...
Perle di sudore, Kel osservò il corridoio. – Tra un minuto qui sarà affollato.
- Andiamocene, non mi faccio fottere per lei.
- Silenzio, scendiamo.
- Miseria... tu sei pazzo.
Insistere sarebbe stato inutile, Uman lanciò un’occhiata a Eron. Aveva la bocca serrata, gli occhi fuori dalle orbite, sembrava ad un passo dal baratro. Forse la metafora non era così fuori luogo.
Kel si era avvolto nel mantello ed era già scomparso nella cavità, aggrappandosi al cavo di plastacciaio.
- Fanculo.
Uman sfilò il sybar dalla cintura e cominciò a pizzicarne le corde. Eron sembrò risvegliarsi dall’incubo e si precipitò verso il cavo. Una frazione di secondo e nella volta rimase solamente Uman.
E una melodia armoniosa.
L’oscurità avvolse la sala.
“Almeno dovranno penare”, disse fra sé Uman mentre cominciava a scendere lungo il cavo.